Siamo specializzati nella revisione del differenziale posteriore della Alfa Romeo Stelvio.
Dall’esperienza maturata sui differenziali per le auto da corsa abbiamo trovato i punti critici del differenziale posteriore originale per l'Alfa Romeo Stelvio, andando a maggiorare e rinforzare i punti deboli, il risultato è un differenziale in grado di sopportare maggiore potenza e coppia.
Questa rigenerazione ne aumenta notevolmente la durata offrendo la possibilità di una migliore esperienza di guida.
Siamo in grado di eseguire trattamenti antiattrito su tutti i componenti del differenziale per migliorare i consumi, ridurre la potenza dissipata in attriti ed ottenere quindi una miglior performance.
Alfa Romeo Stelvio
L'Alfa Romeo Stelvio (nome in codice Tipo 949) è il primo crossover SUV di segmento D presentato dalla casa automobilistica italiana Alfa Romeo alla fine del 2016 per entrare poi a listino all'inizio dell'anno successivo
La Stelvio, intitolata all'omonimo passo alpino, è il primo crossover SUV offerto dalla casa di Arese dopo che in passato fu presentato, senza mai entrare in produzione di serie, il SUV Kamal, concept car realizzato nel 2003 in un solo esemplare. La Stelvio è stata presentata al salone dell'automobile di Los Angeles il 16 novembre 2016.
Telaio, meccanica e sospensioni
La Stelvio nasce sulla stessa piattaforma Giorgio già utilizzata dalla Giulia, ma lievemente modificata e rialzata di 22 cm rispetto alla berlina, a causa di un incremento della corsa delle sospensioni e della gommatura maggiorata; con la Giulia condivide anche i motori e gran parte della meccanica, tra cui l'albero di trasmissione in fibra di carbonio. Inoltre, rispetto alla Giulia, ha carreggiate incrementate, rispettivamente, di 2,9 cm al retrotreno e 5,4 cm all'avantreno oltre che un bagagliaio portato a una volumetria di 525 litri.
La distribuzione dei pesi è ripartita 50/50 tra i due assi e il coefficiente aerodinamico è di 0,30. Per contenere il peso del veicolo, la casa del Biscione ha fatto ampio uso di alluminio per alcuni componenti della carrozzeria quali parafanghi, cofano, portellone e per alcune parti meccaniche come sospensioni, sistema frenante e motore.
Le sospensioni adottano uno schema chiamato dalla casa meneghina AlfaLink, che è composto all'avantreno da uno schema a doppio quadrilatero con asse di sterzo semi-virtuale, mentre al retrotreno è presente uno schema multilink composto da quattro bracci e mezzo; questo schema sospensivo fa sì che gli pneumatici aderiscano, in condizioni di velocità elevate, perpendicolarmente al piano dell'asfalto, incrementando in questo modo l'aderenza in curva e riducendo il sottosterzo.
Trasmissione e motori
È disponibile sia in versione a trazione posteriore che a trazione integrale con sistema Q4 (dotato di un sistema torque vectoring) che ripartisce la coppia, in condizioni normali, al 100% sull'asse posteriore e solo in caso di perdita d'aderenza rinvia il 50% della potenza all'avantreno.
A richiesta, è disponibile il differenziale posteriore autobloccante meccanico che consente di trasferire maggior coppia alla ruota con più aderenza in modo da ottimizzare la trazione in qualsiasi condizione di guida.
La motorizzazione della vettura, che è simile a quella della Giulia, è costituita da un propulsore benzina turbo a quattro cilindri in linea da 2.0 litri che eroga 200 o 280 CV e da un 2.2 litri turbo Diesel Multijet II da 160, 190 o 210 CV con un nuovo sistema di iniezione a 2.000 bar chiamato Injection Rate Shaping (IRS). È offerta anche una versione ad alte prestazioni denominata Quadrifoglio, che è alimentata dal V6 2,9 litri biturbo da 510 CV montato anche sulla Giulia Quadrifoglio, che ha origine nel V8 Ferrari della California T.
Il cambio montato di serie su tutte le versioni è una trasmissione automatica a convertitore di coppia con 8 rapporti, prodotta dalla ZF.