La 190SL, fu presentata al salone di Ginevra in veste definitiva, nel marzo 1955, molto diversa dai due prototipi “americani”: era di linea più signorile e meno aggressiva, il cofano era meno spiovente sulla calandra, il paraurti anteriore era più avvolgente e non era diviso in due parti, i caratteristici baffi stile 300 SL spuntarono anche sui passaruota posteriori (l’anno prima a New York erano assenti) e sparì anche la presa d’aria sul cofano. Inoltre la leva del cambio, prima al volante, venne posizionata sul pavimento. In maggio la produzione era finalmente avviata.
Nei primi mesi di commercializzazione, la 190SL fu proposta unicamente come roadster, ma al Salone di Francoforte di quello stesso 1955, l’offerta si ampliò con l’arrivo della coupé, che in realtà era comunque una decappottabile e si distingueva dalla versione aperta per un tettuccio rigido asportabile in lega d’alluminio in sostituzione della capote di tela e per i profili cromati sui baffi. Era anche possibile ottenere il roadster in versione alleggerita, una trasformazione sportiva simile al più spartano dei due prototipi Roadster originari, con porte in alluminio, lunetta di plexiglas sul parabrezza e senza cristalli laterali (di questa versione vennero prodotti 17 esemplari, di cui probabilmente uno fu l’unica 190 SL che si è saputo aver partecipato alla 1000 Miglia).
In realtà le portiere in alluminio andarono poi ad equipaggiare tutte le versioni di normale produzione. Il prezzo attorno ai 16.500 marchi contro i 29 000 della 300 SL era abbastanza alto; infatti in Italia una prestigiosa Ferrari 250 Gran Turismo, più vicina alla 300SL per fascia di mercato, costava solo il 37% in più mentre vetture paragonabili alla 190SL, come la Lancia Aurelia B24 o l’Alfa Romeo 1900 Super Sprint costavano il 25% in meno.
Ciononostante, la 190SL ottenne un buon successo. Le prestazioni non erano da vera sportiva, basti pensare che la velocità massima era di 173 km/h, poco brillanti anche all’epoca per un’auto da turismo come la 190SL, ma la vettura seppe comunque conquistare il cuore di molti clienti.
Poche furono le modifiche apportate alla 190SL nel corso della sua carriera: nel 1956 vi furono luci posteriori maggiorate e servofreno, oltre ad aggiornamenti di dettaglio. L’hard-top, optional prima realizzato in lega leggera, ora è in acciaio.
Nel 1959 viene ampliato il lunotto posteriore a favore della visibilità in manovra, mentre il motore subisce alcune migliorie.